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Stazione di Lagonegro

foto di Roberto Cocchi (1980)

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Collegamenti Potenza

Le considerazioni espresse in questo paragrafo sono ancor piu' che nel caso precedente del tutto indicative in quanto le indicate rettifiche di tracciato per le linee Sicignano-Lagonegro (manifestamente per il tronco Polla-Sicignano) e Battipaglia-Potenza-Metaponto, non definite, potrebbero conferire alle stesse un assetto diverso con eventuale spostamento del bivio di Sicignano d’altra pane nei suddetti studi di definizione occorrera’ tenere nel debito conto le presenti esigenze che e’ quindi senz’altro opportuno delineare basandosi sulla situazione odierna, tenendo però ben presenti le conseguenti ampie riserve almeno sulle deduzioni quantitativa 11 raccordo diretto verso Potenza e’ indicato sul piano poliennale da realizzarsi a Sicignano, dove le linee confluiscono con bivìo in linea ad angolo acuto, un raccordo diretto che eviti la costruzione di un nuovo ponte sul Tanagro avrebbe un raggio troppo ridotto (circa 130 m) e non puo’ essere accettato (I); pertanto, dovendosi in ogni caso costruire un nuovo ponte, si ritiene opportuno un raccordo con raggio di almeno 300 m e scambi dei due bivi (da telecomandare) ammettenti in deviata una velocità di 60 km/h. da un esame di massima il raccordo in questione si potrebbe diramare alla progressiva km 4 della linea Sicignano Lagonegro a quota 159 m ed innestarsi al km 108,4 della linea Sicignano-Potenza a quota 143 m con curve di raggio 350 m e brevi rettilinii per uno sviluppo complessivo di circa 1800 m in pendenza media del 9°/10: il percorso Praia-Lagonegro-Potenza verrebbe così a misurare circa 172 km.

Peraltro, tenendo presente che a Polla si e’ a quota 444 m e che per raggiungere Potenza la ferrovia sale fino alla stazione di Tito a 792 m, viene da chiedersi se non sarebbe più conveniente un raccordo meno prossimo a Sicignano, in modo che si eviti totalmente o parzialmente di dovere discendere da 444 m a 143 m e poi risalire, con evidente maggior consumo di energia e quindi con aumento del costo di trasporto anche in questo caso, e a maggior ragione, algono i fattori di incertezza già precisati a proposito del possibile futuro diverso assetto delle due ferrovie, ma riferendosi in via indicativa alla situazione attuale si osserva facilmente che si potrebbero prendere in esame solo due diversi raccordi e cioe’ Folla-Tiro (od oltre) oppure Polla-Rornagnano, poiche’ la linea fra Romagnano e Tito compie una grande ansa a nord per salire di quota, allontanandosi pertanto da Folla.

Il raccordo Polla-Tito avrebbe il vantaggio che il tracciato non scende piu’ dal livello del Vallo di Diano ben5i guadagna quota gradualmente evitando i sali-scendi che nuocciono all’economia dei trasporti; ma la sua costruzione, anche ad un esame largamente preliminare, si rivela piuttosto onerosa per la tormentata orografla della zona montuosa da attraversare: esso potrebbe avere un andamento a zig-zag per raggiungere la valle del Melandro e di li passare in quella del Noce, indi raccordarsi alla linea di Potenza intorno alla progressiva km 156 a quota 771 m (circa 2 km a est della stazione di Tito) con necessita’ di alcune brevi gallerie, ponti e opere d’arte.

Adottando pendenze massime del 15% e curve di raggio minimo 400 m, ne risulterebbe in via di larghissima massima uno sviluppo di circa 38 km con tre stazioni intermedie (Caggiano, Savoia S. Ange!o, Satriano di Lucania): i percorso Praia-Lagonegro-Potenza raggiungerebbe uno sviluppo di 137 km, Il raccordo Polla-Romagnano avrebbe il vantaggio di essere - facilmente realizzabile senza la necessita’ di onerose opere d’arte gallerie, ma non escluderebbe la necessita’ di perdere quota da 444 m di Polla ai 208 m di Romagnano per poi doverla riguadagnare fino a 792 m percorrendo il Ironco Romagnano-Tito che presenta le pendenze piu’ elevate (26%) dell’attuale linea, per la quale comunque, come si e’ più volte ricordato, sono indicate opportune rettifiche.

Adottando per il raccordo in questione pendenze massime del 15%, e curve con raggio minimo 400m, ne risulterebbe in via di larga massima uno sviluppo di circa 20 km (che potrebbe ridursi di 3 ÷ 4 km mediante alcune brevi gallerie) con una stazione intermedia presso il centro di Auletta il percorso Praia-Lagonegro-Potenza avrebbe in questo caso uno sviluppo di 157 1cm.

Si ritiene opportuno aggiungere che sia in questo come nel caso precedente il raggio minimo di 400 m, scelto come un ragionevole compromesso fra una discreta velocità massima per una trasversale di valico e le difficili condizioni orografiche dei territori attraversati, può essere ovviamente aumentato specie in quest’ultimo caso, con conseguente maggiore incidenza delle opere d’arte.