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Stazione di Lagonegro

foto di Roberto Cocchi (1980)

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Collegamenti Tirreno

Questo intervento e' espresso nel Piano poliennale in forma generica senza alcuna precisazione nei riguardi del tracciato e delle caratteristiche planoaltimetriche da conferire al medesimo. Per avere subito un'idea della situazione occorre tener presente il forte dislivello di quota 600 m sistente fra Lagonegro e la costa, distanti in linea darla non piu' di km, ciò che impone uno sviluppo della linea superiore a 30km per non ricorrere a pendenze eccessive; per tali motivi accanto ai tronco Lagonegro Castrocucco individuato nel secolo scorso e non realizzato, sono stati inseguito proposti altri tracciati fra i quali si possono principalmente ricordare i seguenti.
Praia Ajeta Tortora-Montesano con dislivello di 500 m, sviluppo di circa 35 lcm e pendenze massime del 17%. Praia A.T.-Rivello-Casalbuono con dislivello di 550 m, sviluppo di circa 37km e pendenze massime del 18%. Maratea-Lagonegro con dislivello di 600 m, sviluppo di circa 20 km e pendenze massime del 35%.

Acquafredda-Montesano B con dislivello di 500 m. sviluppo di circa 25 km e pendenze massime del 22% Sapri-Montesano B. con dislivello di 500 m, sviluppo di circa 22km e pendenze massime del 26%.

Peraltro queste ipotesi di tracciati, avanzate in via di larghissima massima, senza un'analisi di dettaglio e la scelta del raggio di curva minimo, richiedono tutte un completo approfondimento per una sia pur grossolana verifica preliminare di fattibilitk piu' preciso e' a tal riguardo uno studio del 1924 per un tronco SapriLagonegro con pendenze massime del 28°/00 raggi minimi 300 m e sviluppo circa 35 km, studio riesaminato e migliorato dal Ministero dei Lavori Pubblici con pendenze massime del 23%, curve di raggio minimo 400 m e sviluppo di circa 38,7 km, ricordiamo comunque che fra tuffi i suddetti collegamenti, il piano regolatore della rete ferroviaria nazionale redatto nel 1953 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Commissione VESENTINI) prevede tra le opere da realizzare in un secondo tempo il tronco Lagonegro-Castrocucco di 35.4 km, sul Piano poliennale PS come si e' accennato, non sono state precisate le caratteristiche planoaltimetriche da assegnare al tronco in questione ma le previste rettifiche ai tronchi esistenti al fine di elevare la capacita' di trasporto merci e viaggiatori, migliorare le velocita' commerciali e creare nuovi itinerari alternativi, com'e' indicato nel suddetto documento, lasciano intendere che, giustamente, non si dovrebbero superare pendenze massime del 18 ÷ 20% (meglio ancora se inferiori) con raggi minimi almeno di 400 metri: in tal caso, prevedendo tre stazioni intermedie orizzontali, lo sviluppo del tronco risulterebbe al minimo di circa 36 km; in via indicativa, ed in linea con i criteri necessariamente di larga massima delle presenti considerazioni, si può assegnare al tronco in questione uno sviluppo di 40 km ricordando che evidentemente tale sviluppo potrà variare in un senso o nell’altro a seconda del valore fissato per le pendenze massime- Cir ca il punto di nllacciamento alla ferrovia tirrenica, si ritiene opportino che, dovendo il nuovo tronco realizzare un itinerario alternativo, esso debba cadere il più possibile a sud, in modo da duplicarne un tratto più esteso: nelle presenti note indicheremo Praia (presso lo sbocco del torrente Castrocucco) ma esso potrebbe pure ubicarsi piu' a sud (per esempio presso S. Nicola Arcella) anche al fine di guadagnare quota più gradualmente se si decidesse di scegliere pendenze massime piu' lievi pure da aggiungere a proposito di itinerari alternativi che il Servizio Movimento FS, in sede di studi per il Piano poliennale. si e' posto il quesito se la costruzione del tronco Lagonegro-Tirreno possa costituire a tal fine una falsa spesa nel senso che esso non risolverebbe il problema dei traffici deviati nei casi di internazioni fino a Praia e Paola, mentre avrebbe ovviamente maggiore efficacia un itinerario interno indipendente, da Lagonegro per Cosenza fino alla trasversale Lazuezia-Catanzaro Lido e oltre, alternativo all'intera linea tirrenica e non soltanto ad una sua parte, sul quale andrebbero quindi concentrate le risorse, Ma una simile nuova opera, di costruzione molto onerosa, potrebbe giustificarsi solo se in futuro si verificheranno per esempio in seguito all'attivazione dell'infrastruttura stabile di attraversamento dello Stretto di Messina ed all'istituzione di frequenti collegamenti ferro marittimi fra la Sicilia e l'Africa sviluppi tali dei traffici da rendere insufficiente la potenzialita'dell'attuale litoranea recentemente rettiflcata e raddoppiata per l'intera estensione e quindi offrente ancora ampi marini per incrementi prevedibili a breve e medio termine.

Comunque, se mai una simile linea interna verrà realinata in continuazione del sistema esistente e previsto fra Milano e Battipaglia, sarà opportuno che la stessa, per migliore duttilità d'esercizio, sia adeguatamente interconnessa alla litoranea da idonei tronchi di raccordo dei quali uno sarebbe proprio questo da Pi-aia a Lagonegro a cui si potrebbe eventualmente aggiungere per completare quello che in gergo si chiama ''cappello da prete'' anche l'altro tronco ad orientamento opposto Torre Orsaia (o simili) Lagonegro in modo che oltre a realinarsi un'interconnessione completa baricentrica fra gli allacciamenti di Battipaglia e Paola, si concreterebbe il piu' volte richiesto collegamento con l’entroterra di Sapri a servizio pure di alcuni centri intermedi quali_Morigerati, Caselle in Pittari, Tortorella, Torraca, etc.

Il tronco Lagonegro-Tirreno non costituirebbe dunque una falsa spesa.